lunedì 17 febbraio 2014

Dobbiamo prenderci per mano

 

Dobbiamo prenderci per mano e camminare "Ho sempre amato la parola comune. Da ragazza sognavo di costruire una piccola comune con amic*, compagn*, che condividessero lo stesso desiderio. Non ho mai sentito, nè sento, di appartenere a una nazione, a uno stato; al contrario il comune è una forma di aggregazione che sento a mia misura. Mettere in comune, poi, non è mai privarsi di qualcosa ma sempre un modo per accrescere la propria ricchezza, costruendo rapporti di solidarietà e amicizia. E quando, ad essere messe in comune, non sono cose ma saperi la ricchezza comune diventa immensa. Per questo mi è piaciuto subito Comune-info e mi piace sostenere la sua campagna “Ribellarsi facendo”: per il nome che porta, per l’informazione che fa. Perchè ci ricorda che dobbiamo prenderci per mano e camminare. Camminare domandando e condividendo. Perchè solo un cammino comune ci porterà lontano". [Elena Giuliani]

Mondi migliori stanno sorgendo "Informarmi e informare, mettere in comune idee, saperi ed esperienze perchè un mondo migliore è possibile e perchè tanti piccoli mondi migliori già esistono o stanno sorgendo. E ogni giorno anche un solo piccolo passo diventa significativo". [Daniela Cavallo]

 

 RIBELLARSI FACENDO

MONDI DIVERSI ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni

 IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014

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LA STAZIONE COMUNE DEI MONDI NUOVI

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Newsletter di martedì 18 febbraio. La prossima sarà inviata venerdì 21. Seguiteci ogni giorno sul sito http://comune-info.net

QUESTO DISTRETTO MILITARE È DEI CITTADINI
Dopo l'ex colorificio di via Montelungo e la Mattonaia, il Municipio dei Beni Comuni ha occupato e liberato, sabato 15 febbraio all'alba, un altro edificio pubblico abbandonato per riconsegnarlo ai cittadini: si tratta del Distretto militare 42 di via Giordano Bruno

DISEGNARE LA VITA
L’evento dedicato a Gianfranco Zavalloni, uno dei massimi esponenti della pedagogia del “fare”, basata sulla lentezza, la manualità, l’importanza del gioco, il dialogo interculturale, i diritti dei bambini e delle bambine, è davevro una bella iniziativa, che si svolgerà dal 9 al 23 marzo 2014 presso “La Foglia e il Vento” – Museo del Gioco a Soave (Verona). Mostra di disegni e dipinti ("Disegnare la vita"), ma anche laboratori per grandi e piccoli

IL MAESTRO DI TUTTI
Un maestro, ma soprattutto un uomo creativo e ribelle. Alberto Manzi, è noto come il maestro dʼItalia, per la trasmissione televisiva degli anni 60, "Non è mai troppo tardi", un corso di istruzione popolare per il recupero degli adulti analfabeti. Rai1 il 24 e 25 febbraio propone una fiction sulla sua storia. In realtà, pochi ricordano alcuni aspetti della sua vita, come il suo impegno come educatore scout nella periferia di Roma, gli anni di lotta insieme ai contadini poveri e rivoluzionari latinoamericani, il suo lavoro nel carcere minorile di San Michele a Roma, ma anche i suoi libri, a cominciare da Orzowei. Come maestro nel 1981 si rifiutò di mettere i voti sulla pagella: "Non posso bollare un ragazzo con un giudizio, perché il ragazzo cambia, è in movimento". Al posto del voto metteva un timbro ʻFa quel che può, quello che non può non fa”. La disobbedienza gli costò la sospensione dall'insegnamento

IL NEGOZIO DOVE NON SI PAGA
A Bolzano c'è Passamano, il negozio che propone una seconda vita agli oggetti ed è gestito da volontari. Chi vuole può portare qualcosa da casa e che non utilizza: l’importante è che sia in ottimo stato. Ogni persona può prelevare gratuitamente una volta a settimana fino a un massimo di cinque oggetti. Naturalmente è possibile lasciare e portare con sé vestiti, scarpe, borse, giocattoli, elettrodomestici, lampade, quadri, bici, articoli per bambini, utensili casalinghi... Uno degli angoli più frequentati è Passalibri. E tra un non-acquisto e l'altro, incontri e inziative. Insomma, profitto, Pil e consumismo hanno le loro crepe

PERCHÈ IL MUOS È UNA PARTITA APERTA
Chi pensa che la costruzione dell’enorme impianto di comunicazione satellitare di guerra della marina Usa a Niscemi, di cui i “grandi” media non parlano più, sia una questione chiusa si sbaglia. Non si tratta solo di attendere i risultati di cinque ricorsi al Tar a fine marzo o la mozione parlamentare contro il Muos, ma di prendere atto che calpestare il parare e la dignità di migliaia di uomini e di donne, stracciare i diritti della Costituzione, reprimere con violenza il dissenso hanno provocato la nascita di un movimento grande quanto determinato, che non si limita al territorio siciliano. E che il primo marzo si riprende le contrade di Niscemi

L'AGRICOLTURA CHE SI OSTINA A ESSERE BIO
Sono passati vent’anni dalla prima edizione del rapporto Bio Bank. La prima pubblicazione censiva 1.200 operatori operatori del biologico italiano, quella attuale 10.600. La crescita dell’agricoltura biologica è dunque evidente, diffusa e complessa, ed è parte di un cambiamento più generale e globale che mette in discussione, tra inevitabili limiti, non solo il fare agricoltura, ma anche la relazione tra cittadini consumatori e produttori. E che non ha certo aspettato o goduto di interventi legislativi. Tra i dati più interessanti quelli sulla crescita dei Gas, dei mercati e delle mense scolastiche bio

IL VERO SIGNIFICATO DELL'ISTRUZIONE? INDAGARE E CREARE. VIDEO
Edgar Morin è uno dei più importanti tra i filosofi e sociologi francesi viventi, noto per l’approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un’ampia gamma di temi e per gli studi sulla teoria della complessità. Noam Chomsky, invece, è il più grande linguista statunitense, ma anche uno dei pensatori più influenti da oltre quarant’anni a livello mondiale. Ecco come Morin presenta su facebook una straordinaria videointervista a Chomsky: “Qual è il vero significato di “istruzione”? Chomsky è un linguista, filosofo e attivista. I suoi lavori hanno collegato la teoria linguistica e le scienze cognitive e da molti anni è un critico intellettuale delle forme tradizionali di educazione, e dell’uso della formazione a fini commerciali. In questa conferenza, Chomsky ci invita a riflettere sui veri obiettivi dell’istruzione, aldilà di apprendere per superare un test o per ottenere una laurea. Vi invitiamo a visionare il video". VENTI MINUTI DAVVERO INTENSI

SUL TETTO D'AMERICA
Il Cinema America a Roma è minacciato dalle ruspe della proprietà, la società Progetto Uno, che vuole distruggere l’edificio per farne un palazzo con venti monolocali di gran lusso e due piani di parcheggi sotterranei. Con le sue pensiline, le insegne, il tetto apribile e la generale combinazione fra arte-architettura, il cinema America occupato ha un alto valore artistico, ma soprattutto propone ogni giorno l’accesso alla cultura a un numero enorme di persone, mettendo a disposizione uno spazio di socialità svincolata dalle logiche di profitto. Lunedì 17, durante un’assemblea pubblica, è stato presentato il progetto di restauro dell’edificio preparato dai cittadini che prevede una gestione partecipata della programmazione cinematografica, dibattiti, possibilità di fruire dello spazio anche nelle ore diurne trasformandolo in aula studio, una biblioteca e un teatro. Il progetto, naturalmente, prevede anche che il noto tetto della sala non sia demolito ma torni finalmente ad aprirsi d’estate

ATLANTE DELL'ECONOMIA ECOSOSTENIBILE
C’è un popolo immenso di decrescisti, transizionisti (seguaci delle Transition Towns), recuperatori, riciclatori, barattatori, microfinanzieri e minibanchieri, autoproduttori, permacultori, autocostruttori in terra cruda, lana, legno e paglia, contadini, ingegneri, architetti, pubblicitari, insegnati e tecnici pentiti di tutte le professioni, obiettori di coscienza al mercato, ma anche teatranti, poeti e pensatori di discipline che sarà bene cominciare a studiare (ecofilosofia, permacultura, bioregionalismo, bioedilizia).... che ha scelto di fare le cose in modo diverso

SE LA DECRESCITA RIPENSA SOCIETÀ E LAVORO
In Friuli Venezia Giulia, cittadini e associazioni hanno avviato un percorso per ragionare e sperimentare relazioni sociali fuori dalle sfere del mercato e dello Stato. In un territorio alle prese con la drammatica vicenda dell’Electrolux che, usando la leva della delocalizzazione della produzione, ricatta i lavoratori, grazie al Forum per i beni comuni e l’economia solidale è nata la proposta di legge regionale per l’economia solidale e sono stati promosse numerose iniziative pubbliche, tra cui l'incontro con Serge Latouche. Riduzione del lavoro, conversione ecologica, reddito garantito, decolonizzazione degli immaginari sono alcuni degli strumenti al centro di questo percorso per ripensare la società e vivere in modo diverso qui e ora

UNA RIFORMA AGRARIA DA RE-INVENTARE
Una riforma agrária tradizionale, di quelle che distribuivano la terra, non è più possibile. L’agricoltura del business ha occupato la terra, quasi tutta la terra, devastando l’ambiente e i suoli. Oggi impone la dittatura dell’export, favorisce la schiavitù del lavoro e investe molto denaro per comprare i media, i giudici e i governi a ogni livello delle istituzioni brasiliane. A contrastarla non sono più in molti. C’è, tuttavia, il nemico giurato di sempre: il Movimento dei Sem terra. In questi giorni il Mst tiene il sesto congresso e festeggia trenta anni di lotte autonome e senza paura. Perché la gente possa vivere côn dignità nelle campagne e decidere da sé cosa produrre e mangiare, cioè della própria sovranità alimentare, servono nuove alleanze, anche in città. E bisogna inventare una nuova riforma agrária, popolare. La corrispondenza di Comune-info da Brasília presenta un congresso difficile

COSA DIMOSTRANO LE MONETE LOCALI
La crisi è anche opportunità, ad esempio, per diffondere pratiche diverse, come le monete locali complementari, come accade in Spagna, Grecia, Francia e Regno unito. Il denaro resta una forma di linguaggio – come Braudel, Polanyi, e tanti altri hanno sostenuto – che consente alla società di scambiare beni e servizi come la lingua parlata ci serve per comunicare gli uni con gli altri. Per questo l'uso alternativo del denaro può contribuire a costruire relazioni sociali diverse

LUCRARE SUI MIGRANTI
Media e politica hanno già dimenticato la strage dei migranti di ottobre di Lampedusa. Intanto nulla cambia nei centri dell'isola. Tutti sanno ad esempio che i migranti reclusi nei centri non possono uscire. Ci sono centinaia di persone ammassate, intere famiglie. I bagni sono pochi e in pessime condizioni. I bambini, i malati, gli anziani, tutti negli stessi cessi. Da sempre gli enti gestori (cooperative e ong internazionali) risparmiano sul cibo servendo le migliori schifezze in modo da lucrare il più possibile sui 42 euro al giorno che vengono pagati per ogni migrante arrivato sull'isola. Tra gli operatori sociali e le forze dell’ordine che vi lavorano pochissimi parlano una lingua straniera. Per questo molte persone rientrate da Lampedusa saranno il 15 febbraio fuori al Cie di Ponte Galeria a Roma per chiedere la chiusura di tutti i Cie

MERCATO O SUPERMERCATO? IL VALORE DEI LUOGHI
Annusare, toccare, assaggiare, guardare e ascoltare nei mercati all’aperto e nelle botteghe sono strumento di controllo preliminare della bontà degli alimenti che si acquistano. Sono parte del tentativo di sottrarsi alle logiche di “non-luogo” del supermercato. Per questo, il fiorire sempre maggiore di mercati rionali o territoriali, di piccole botteghe di enogastronomia è un segno di quanto sia necessario ripensare la grande distribuzione e il rapporto con il cibo. Nei mercati si trovano prodotti di alta qualità, con una grande differenziazione, e in linea con l’esigenza di un cibo rispettoso dell’ambiente, dei contadini e della salute. Ma la “merce” più rara, e senza prezzo, resta quel palcoscenico di vita dove recita incontrastata la relazione tra le persone, con tutto il suo potere umanizzante

GRAZIE PER CONDIVIDERE LA FELICITÀ
“Grazie per condividere la felicità”, ci dice l’ultimo slogan di Coca-Cola, però guardando da vicino sembra che Coca-Cola di felicità ne distribuisca poca. Provate a chiedere ai dipendenti dei siti produttivi che la multinazionale pretende di chiudere ora in Spagna o ai sindacalisti perseguitati, e alcuni di loro sequestrati e torturati, in Colombia, Turchia, Pakistan, Russia, Nicaragua, o alle comunità in India che si sono ritrovate senz’acqua dopo il passaggio della multinazionale. Per non parlare della pessima qualità dei suoi ingredienti e l’impatto che hanno nella nostra salute. Ogni secondo si consumano 18.500 lattine o bottiglie di Coca-Cola nel mondo, secondo i dati dell’impresa. L’impero Coca-Cola vende i suoi marchi in oltre 200 paesi. Tuttavia quell'impero si regge anche grazie ai consumatori...

L'ASSISTENZA DEL BUON VICINATO
A Belfast, i vicini di casa fanno compagnia e assistenza gli anziani per fare fronte ai tagli. Nel quartiere di Mount Vernon si sperimenta un nuovo modo di prendersi cura dei più vulnerabili, meno formale e più rispondente alle esigenze delle persone, in cui non ci si limita a soddisfare i bisogni di base, ma si riduce prima di tutto l’isolamento sociale

IL MONOPOLIO DELLA TECNICA
Per inseguire la crescita e i miti della scienza e della tecnica abbiamo perso la capacità di osservare e decidere insieme

L'INSOPPORTABILE RETORICA DELLA TRADIZIONE
Della tradizione si ha per lo più una visione stereotipata, come di un qualcosa che non muta nel tempo ma è stabile e positiva. Quando si parla di cibo, ad esempio, la tradizione è sempre e solo buona. Molti, in realtà, mettono in discussione queste immagine perché la storia dell’uomo é fatta di incontri, scambi, meticciati culturali, che nel tempo trasformano la tradizione. Nessuna cultura è chiusa in se stessa, come dice Marshall Sahlins “nessuna comunità è fuori dalla storia”. Le società, le culture, la gastronomia sono in continuo movimento. Tuttavia sono tese nel tentativo di apparire statiche. Si tende a pensare che nelle culture vi sia qualcosa di originario e di autentico da recuperare. Tutto ciò si traduce in un decontestualizzazione di pochi elementi culturali (il più delle volte anche iper-folklorizzati, come le sagre e i prodotti tipici), spogliandoli di quel simbolismo che dava loro fondatezza e significato. E’ la vittoria del simbolo vuoto, luogo d’elezione di un marketing senza anima. Siamo in pieno Neotradizionalismo, dove il consumo dell’autentico è un processo di invenzione della tradizione, che serve a surrogare la memoria, elaborando un passato immaginario

LA PICCOLA ORCHESTRA DI TOR PIGNATTARA
Ci sono le sonorità africane del djambè di Shady, che si fondono al suono del basso synth di Simone e il darabouka di Jacopo. C’è poi il glokenspiel di Nazareno, la chitarra elettrica di Alessandro, il flauto traverso di Eleonora e le tastiere di Damian. Mentre alla voce si alternano Lorenzo, Francesca, Alif e Nives. È un mix di musicalità vicine e lontane quello incarnato dalla Piccola orchestra di Tor Pignattara, un ensemble musicale formato da ragazzi dagli 11 ai 17 anni, provenienti dal quartiere più multietnico d'Europa

MANICOMI A PORTE APERTE
Nel 1978 il parlamento approvava la legge 180, con la quale si sanciva la chiusura dei manicomi e l’inizio di una nuova era per l’assistenza psichiatrica. Molti di queste strutture pubbliche erano veri borghi autonomi nelle città, con servizi di ogni sorta e ampli giardini. Risorse inestimabili del nostro Paese, gli ex manicomi vertono per lo più in stato di abbandono, ma alcuni hanno riaperto le porte, e diversi spazi sono tornati a essere vissuti dai cittadini

ROMPERE CON IL DOMINIO DEL MERCATO
"Fin quando le persone prendono il loro tempo e le loro competenze e risorse fuori dal mercato e le rendono disponibili gratuitamente ad altri, aiutando le persone a usare il benessere condiviso per ridurre la loro dipendenza dal denaro e dall’acquisto di beni nel mercato, le pretese di una nuova economia che sfida i paradigmi del capitalismo hanno ragione d’essere. Ma laddove manchi questa deliberata rottura con i mercati, il denaro, il lavoro salariato e la proprietà privata, assistiamo in realtà all’espansione delle relazioni sociali capitaliste in aree che non erano ancora colonizzate da quella logica...."

 

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