| | | | | | Inoltra questa email ad un amico, clicca qui Ciao , ci teniamo a ricordarti che qualora dovessi trovare troppo frequenti le mail quotidiane, puoi sempre scegliere di passare alla sola mail settimanale (uscita: martedì sera - mercoledì mattina), scegliendo dal link "Modifica la tua iscrizione" in fondo a questa newsletter. Ecco la tua copia di Verde Quotidiano di oggi, Giovedì, 19 Giugno 2014: Milkshake, la dolce storia della mucca che crede di essere un cane (VIDEO) Milkshake può sembrare a prima vista una mucca perfettamente normale di aspetto. In realtà è assolutamente unica e speciale. E non solo perché è stata salvata da un allevamento abusivo, dove non ha mai avuto la possibilità di conoscere la mamma e ha vissuto isolata da tutto e tutti in un box strettissimo, ma soprattutto perché crede di essere un cane. Leggi tutto | | 10 cose che sarebbe meglio non mettere mai in lavastoviglie
La lavastoviglie può essere una vera comodità nelle nostre case, soprattutto per quanto riguarda le famiglie numerose. Ma per non rischiare di rovinare pentole, bicchieri e utensili da cucina, e per proteggere la lavastoviglie stessa nel corso degli anni, meglio tenere conto di alcuni suggerimenti ben precisi. Leggi tutto | | | | 10 cibi e rimedi naturali che aiutano a tornare in forma
Se vi sentite poco tonici e se l'inverno vi ha lasciato in eredità qualche chiletto in più, mettetevi all'opera per ritornare in forma. Potrete seguire un'alimentazione più equilibrata, dedicarvi all'attività fisica con costanza e scegliere il rimedio naturale più utile al caso vostro. Leggi tutto | | | | | | | | | Ogm: davvero sicuri per l'ambiente e la salute?  Gli Ogm sono sicuri per l'ambiente e la salute? I ricercatori dell'Università di Perugia hanno esaminato gli studi condotti sulla sicurezza degli Ogm negli ultimi 10 anni. Il documento è stato pubblicato - ma quasi nessuno ne avrebbe parlato - a marzo 2014 sulla rivista scientifica Informa Heath Care. Il resoconto italiano, però, a nostro avviso non tiene conto dei risvolti economici e sociali legati agli Ogm per agricoltori e cittadini. Leggi tutto | | | | Succhi, centrifugati e frullati: 10 libri di ricette da non perdere
Succhi, centrifugati e frullati fatti in casa sono l bevande che rinfrescheranno la nostra estate, ma è bene imparare a prepararli al meglio con ingredienti di stagione per gustarli tutto l'anno e per godere di tutte le loro porpietà benefiche. Sono bevande ricche di vitamine facili da preparare e davvero gustose e salutari. Leggi tutto | | Compact Shelter: la tenda low cost che si monta in 10 mosse Nelle situazioni di emergenza, una delle priorità dopo aver messo in salvo le persone, è offrire loro un rifugio temporaneo. Un sistema che sia facile da allestire, confortevole e poco costoso. Non esiste, starete pensando. Invece c'è ed è frutto del lavoro del giovane imprenditore 24enne Alastair Pryor. La sua idea, ormai prossima alle vendita, ha già un nome: Compact Shelter. Leggi tutto | | Peli incarniti: cause, rimedi e come prevenirli I peli incarniti sono un piccolo fastidio che almeno una volta nella vita abbiamo provato tutti. Il problema si presenta quando i peli rimangono intrappolati sottopelle. Compaiono in particolar modo nelle zone sottoposte all'epilazione e alla rasatura. Leggi tutto | | Coppa del Mondo 2014: il lato oscuro del Brasile
Il Brasile, purtroppo, nasconde un lato oscuro e tagliente che non dobbiamo dimenticare. Ora i riflettori sono puntati sui mondiali di calcio, in altre occasioni l'attenzione è incentrata sul tipico carnevale brasiliano, ma sono davvero in pochi ad occuparsi della situazione delle popolazioni indigene. Leggi tutto | | | Mai più circo con animali a Roma! Liberi con una firma, la delibera di iniziativa popolareRoberta Ragni  Disincentivare l’attendamento di circhi che impiegano animali all’interno di tutto il territorio comunale, nonché a dare applicazione alle direttive sul mantenimento in cattività delle specie protette contenute nella normativa CITES. E' questo l'obiettivo di “LIBERI CON UNA FIRMA!”, la campagna promossa dal Comitato per un circo senza animali, formato dalle associazioniCoordinamento Antispecista, Parte in Causa – Associazione Radicale Antispecista e Per Animalia Veritas. I circhi che impiegano animali nascondono una realtà di sopraffazione, violenza, sfruttamento e sofferenza che non si può più tollerare. Le documentazioni sui maltrattamenti, le violenze fisiche e psicologiche, le condizioni inumane di detenzione degli animali selvatici impiegati nei circhi sono ormai numerosissime e impongono decisioni non più rimandabili. Non è tollerabile che nel 2014 a un bambino venga imposto uno spettacolo nel quale la sopraffazione del più forte sul più debole sia presentata come un fatto naturale e come fonte di divertimento. Non vogliamo più vedere orsi ed elefanti che vanno in bicicletta, tigri che saltano nel cerchio di fuoco, leoni che si accucciano come cagnolini a un cenno del loro aguzzino. I recenti episodi della povera giraffa Alexandre, scappata dal circo e poi uccisa senza pietà dopo una fuga disperata verso un’impossibile libertà, due diversi episodi di fuga di elefanti da un circo romano, la recente fuga di una tigre che viaggiava al seguito di un circo nei pressi di Napoli, sono solo alcuni degli esempi del desiderio di questi animali di scappare dalla tristissima condizione in cui sono costretti a vivere. Grecia e Gran Bretagna se ne sono accorte e hanno vietato o limitato i circhi. Ma cono tante le amministrazioni che continuano a portare avanti un totale disinteresse per la questione animale all’interno del proprio territorio. Come quella di Roma. Per fortuna, però, lo statuto di Roma Capitale fornisce ai cittadini gli strumenti per costringere la politica ad ascoltarli. Uno di questi strumenti è la Delibera di Iniziativa Popolare, con la quale un comitato di cittadini può depositare una delibera in Comune impegnandosi a raccogliere almeno 5000 firme valide nell’arco di tre mesi. Se l’obiettivo del numero di firme viene raggiunto, il Consiglio Comunale ha l’obbligo di calendarizzare la discussione della delibera nell’arco dei sei mesi successivi al deposito. E' stato quindi elaborato un testo che si richiama alle più avanzate ordinanze comunali che hanno introdotto disincentivi all’attendamento di circhi con animali all’interno del loro territorio. Prendendo spunto dalle più recenti norme della commissione scientifica CITES del 2006, la delibera vieta l’attendamento ai circhi che impiegano primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, e rapaci, specie il cui modello gestionale, così come dichiarato dalla commissione CITES, non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile. Per tutte le altre specie, la delibera prevede condizioni più restrittive per il loro mantenimento, con lo scopo di disincentivare le domande di attendamento e di rendere più efficaci i controlli. Purtroppo, finché resterà in vigore l’attuale legge nazionale che riconosce la “funzione sociale” dei circhi equestri, non sarà possibile, a livello locale, introdurre ordinanze abolizioniste. Ma possiamo fare in modo che l’attendamento di circhi con animali sia reso sempre più difficile, auspicando e chiedendo, al contempo, una revisione della legge nazionale che finalmente ponga l’Italia alla pari di altri paesi che hanno deciso di vietare l’impiego di animali selvatici nei circhi e negli spettacoli viaggianti. A settembre la delibera verrà depositata e inizierà la raccolta firme in tutta la città. Ma ci sarà bisogno dell’aiuto di numerosi volontari per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Chi può dare una mano fornendo un contributo economico, aiutando a far conoscere la campagna e a raccogliere le firme, può scrivere a info@libericonunafirma.org Insieme ce la possiamo fare! L'unico circo che ci piace è quello umano! Per maggiori informazioni clicca qui Leggi anche: SEGUIMI SU FACEBOOK E TWITTER | 10 idee per portare un po' di verde dentro casaArturo Carlino  Arriva l'estate, approfittiamone per portare dentro casa un po' di piante. Ecco qualche idea divertente e originale con cui decorare i nostri ambienti. Usando materiali di recupero, a costo zero, potremo realizzare delle splendide e originalissime fioriere. Avremo bisogno solo di tanta fantasia e un po' di buona volontà. Lasciatevi ispirare! Leggi tutto | | | Cucinare con il rosso: il cheesecake alle fragole, la versione veganStefania Luccarini  Quella che vi propongo oggi è una ricetta vegana nata da diversi spunti raccolti qua e la poiché dico la verità, finora ho preparato sempre la versione tradizionale di questo dolce a base di formaggio cremoso, burro e panna. Eh si, le fragole ora stanno vivendo il loro momento migliore e per tutte le buone proprietà che hanno vale la pena approfittarne fino a che sono disponibili. Bene, passiamo subito alla ricetta. Ingredienti Per la base: 100 gr di farina 00 35 gr di zucchero di canna 1 quarto di bustina di lievito per dolci 3 cucchiaini di cacao in polvere 20 gr di olio di semi di mais 80 gr di latte di soia Per la crema di anacardi: 350 gr di anacardi al naturale 300 ml di latte di soia alla vaniglia 5 cucchiai di succo d’agave Un pizzico di sale 1 vasetto di yogurt di soia bianco alla vaniglia 1 bacca di vaniglia Succo di ½ limone Per l’addensante: 1 cucchiaio di Maizena 1 cucchiaio di olio di girasole 3 cucchiai di latte di soia alla vaniglia Per montare il composto: 1 cucchiaio di lievito 2 cucchiai d’acqua 1 cucchiaio di olio di girasole Per la copertura: 1 etto di fragole più qualcuna per la decorazione 50 ml di acqua 1 cucchiaio di Maizena 4 cucchiai di succo d’agave Preparazione Per la base: In una terrina, amalgamate bene la farina, lo zucchero, il lievito, il cacao, il latte di soia e l’olio, cercando di ottenere un composto liscio, senza grumi. Versate il composto in uno stampo, meglio a cerniera e livellate bene la superficie con una spatola. Infornate a 170 °C nel forno già caldo. Per la crema di anacardi: Frullate gli anacardi (precedentemente ammollati in acqua calda) con il succo di agave, il latte di soia e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto morbido e cremoso. Ora aggiungete uno alla volta il vasetto di yogurt, il succo di limone e la polpa di vaniglia ricavata dalla stecca. Unite la maizena, l’olio di girasole e il latte di soia in un pentolino e lasciate addensare a fuoco basso, mescolate il tutto alla crema di anacardi. Con una frusta, sbattete l’olio di girasole con l’acqua e il lievito ed incorporateli al composto con un movimento dal basso verso l’alto facendo attenzione a non smontarlo. Versate nella tortiera, livellate e infornare a 180° per 20 minuti circa. Prima di sfornare, controllate il centro della torta che deve restare morbido ma non liquido. Intanto preparate la copertura frullando le fragole con la metà dell’acqua e il succo d’agave. Sciogliete la maizena nell’acqua residua. Unite il tutto e fate cuocere a fuoco lento per pochi minuti, fino ad ottenere una salsa densa ma fluida. Lasciate raffreddare la torta, decoratela con le fragole tenute da parte e ricoprite con la salsa di fragole. Lasciate riposare in frigorifero almeno un paio d’ore prima di servire, meglio se tutta la notte. Alla prossima! Stefania Seguitemi anche su Facebook | Addio cinghiale abbattuto al mare di Pescara (VIDEO)Roberta Ragni  Ferito a una zampa, confuso e spaventato. Forse sul lungomare fra Pescara e Montesilvano cercavi refrigerio, come ti piaceva fare in quelle paludi che oggi non esistono quasi più. Forse ti eri perso, percorrendo il fiume Saline fino al suo sbocco nel mare Adriatico. I giornali scrivono di te che hai seminato il panico tra i bagnanti. Ma a essere terrorizzato più di tutti eri proprio tu. Alla vista dei curiosi ti sei allontanato fuggendo via, verso la pineta. Qualche ora eri nei pressi dei trabocchi di Pescara, ti sei infilato tra gli anfratti degli scogli per non farti vedere. Purtroppo, mio caro cinghiale, non c’era nascondiglio che potesse tenere. Gli arroganti uomini, gli stessi che hanno compromesso pesantemente il tuo habitat, hanno deciso che la spiaggia era loro. Che tu lì non saresti mai dovuto neanche passare. Un cinghiale di 100 chili sta bene solo nelle salsicce e nei sughi, non sui suoi lungomare. Così, ti hanno sparato contro. Poi ti hanno narcotizzato e infilato a forza in una gabbia. In seguito a una visita veterinaria, hanno deciso di ucciderti per via delle tue condizioni critiche. Sei stato trattato come un criminale. Invece eri solo un animale selvatico ferito. Avevi bisogno di essere curato. O, semplicemente, di essere lasciato in pace. La tua inutile morte nel mio cuore, caro cinghiale al mare. SEGUIMI SU FACEBOOK E TWITTER Fonte | | | | | | |
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